Beh, in realtà la festa regina di questo mese
sarebbe quella dedicata alla commemorazione dei morti, ma da qualche anno ormai
la sua gemella d’oltre oceano ha attraversato l’Atlantico per giungere sino a
noi.
So che Halloween è ormai una festività
consumistica, che nulla ha a che fare con il suo significato originario e che
si tratta di un’immensa macchina mangiasoldi che sta pian piano conquistando
l’intero mondo, ma non posso fare a meno di adorarla.
Quando ero piccolo l’unica occasione in cui si
vedevano le vetrine allestite con maschere spaventose, era il carnevale; era
ben lontano quell’attacco mediatico che Halloween avrebbe condotto un giorno
sui nostri confini, eppure c’era quell’episodio della seconda stagione di Happy
Days che nel profondo mi affascinava ogni qualvolta veniva trasmesso. La festa
in maschera, il tipico “dolcetto o scherzetto”, l’eventualità che durante la
notte delle streghe tutto è possibile, e tutto può accadere.
Ho sempre sperato che un giorno Halloween varcasse
i confini del suo paese natio (e intendo l’America, dove la festa moderna ha
assunto la sua forma) e alla fine quel piccolissimo desiderio si è realizzato.
Ma passiamo oltre e andiamo avanti con la
presentazione del nuovo aggiornamento di Cronache dell’Insolito.
Brando non si è fatto pregare troppo quando gli ho
chiesto di realizzare uno speciale su Samhain, così il nostro piccolo brownie
si è messo a esaminare al microscopio la festa di Halloween portandoci sino
alle sue origini; naturalmente non potevano mancare consigli per le vostre
letture di ottobre, né un piccolo articolo su Washington Irving, l’uomo senza
il quale il capolavoro di Tim Burton Il
mistero di Sleepy Hollow – che tanto amo guardare in questo periodo – non
esisterebbe.
Concludo col presentarvi i tre nuovi racconti in
elenco questo mese: Il canto delle rocce è
un nuovo fantasy introspettivo del nostro Massimo Capanna; Nel buio di Fabrizio Mancini (prestatoci dal blog “I Mille Mondi”) è
un racconto bonsai che sperimenta un nuovo modo di raccontare utilizzando la
“seconda persona”; Testa di Zucca è
una classica storia di Halloween, un mio personalissimo regalo a tutti voi.
Anche a ottobre vi auguro una buona lettura.
Roberto Mancini.
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